Telefonata del patron dell’Inter Steven Zhang al presidente del Cagliari Tommaso Giulini a meno di due ore e mezza del gong finale del calciomercato.

Erano le 17.30: sembrava fatta per il ritorno di Nainggolan al Cagliari. E invece quella chiamata è durata molto. Troppo, più di un’ora. E lì il Cagliari ha capito che Nainggolan non sarebbe tornato in Sardegna. Èil retroscena svelato dal direttore sportivo rossoblù, Pierluigi Carta, sulla trattativa per riportare a Cagliari il Ninja.

“Ho visto il presidente triste – ha raccontato – deluso come non lo avevo mai visto prima. Ma stava continuando a scrivere numeri su un foglietto. Stava prevalendo in lui il tifoso. A quel punto, erano le 18.30, è arrivato anche l’ok per Ounas dal Napoli: rischiavamo di non fare in tempo a concludere eventualmente tutte e due le operazioni in segreteria”.

E Nainggolan è sfumato: “Il Cagliari – ha detto Carta sottolineando anche l’importanza dei conti economici – vuole stare in A anche fra dieci anni. A gennaio? Se le condizioni lo consentiranno e saranno accettabili ci riproveremo”. Il Cagliari ha provato a prendere anche l’uruguaiano Brian Rodriguez. “Diciamo che è un nostro obiettivo, che rimane in stand-by”.

Alla ricerca anche di un terzino destro: “Ma non vogliamo tappabuchi – ha spiegato – cerchiamo giocatori funzionali ai nostri obiettivi”. Rosa ampia: “Puntiamo a 24 giocatori – ha spiegato – siamo in 31. Questo perché il mercato è strano: sono poche le società che vogliono sbilanciarsi. Ci è stato richiesto anche Simeone ma abbiamo fatto finta di non sentire. Il bilancio è comunque positivo, sono arrivati giocatori importanti, ci siamo tenuti i pezzi pregiati”.