Sardegna archeologica: l'isola inesauribile fonte di tesori antichi

Abbiamo già avuto occasione di parlare dei nuraghe e dei pozzi sacri più famosi della Sardegna. Ma l’ isola è costellata di siti archeologici che meritano di essere scoperti e visitati. Ecco, quindi, una nuova carrellata di preziose testimonianze archeologiche.

Necropoli di Montessu

Necropoli di Montessu, Villaperuccio – Credits: Enrico Spanu

È nel basso Sulcis, nel territorio di Villaperuccio, che sorge la più ampia e importante necropoli di domus de janas della Sardegna del Sud. Il sepolcreto di Montessu si compone di oltre 40 tombe di varie forme e dimensioni, utilizzate fra il Neolitico finale e il Bronzo antico.

Nel parco archeologico che ospita la necropoli vi sono anche un’allée couverte (in italiano “corridoio coperto”, una tipologia di sepolcro collettivo megalitico), due alti menhir e due nuraghi. 

Parco di Pranu Muttedu

Area archeologica Pranu Muttedu, Goni – Credits: ales&ales.

Storia e natura si sposano a meraviglia nel sito prenuragico di Pranu Muttedu, nei pressi di Goni. Il parco ha un aspetto suggestivo: si estende per 200 mila metri quadri ed è incorniciato da querce da sughero e rigogliosa macchia mediterranea. 

Il complesso di Pranu Muttedu è diviso in più agglomerati, ma quello che lo rende davvero eccezionale è l’alta concentrazione di menhir che caratterizza il sito. Sono circa 60 distribuiti in varie combinazioni, unico caso in Sardegna.  

Villaggio di S’Urbale

S’Urbale, Teti – Credits: Porcu Gian Paolo

Le capanne che costituiscono S’Urbale, tra i monti nel comune di Teti, sono circa 50, a pianta circolare e costruite con tecniche molto particolari.

Erano infatti isolate termicamente con argilla e sughero e strutturate in modo da contenere un vano ripostiglio fatto con lastre di pietra piantate nel terreno e un focolare centrale.

Su Tempiesu

Su Tempiesu, Orune – Credits: Mauro Aresu.

Su Tempiesu è un monumento nuragico risalente all’età del Bronzo recente, un tempio a pozzo dedicato al culto delle acque.

È speciale perché si tratta dell’unico esempio rimanente di struttura in elevato e coperta di un pozzo sacro. 

Si trova nelle campagne di Orune, territorio in cui sorgono anche altri pozzi templari nuragici come quelli di Su Lidone e Lorana. 

Necropoli di Anghelu Ruju

Anghelu Ruju, Tomba del capo – Credits: Ales&Ales.

Il sito di Anghelu Ruju è a nord della città di Alghero, in località I Piani.

Nella necropoli, in uso per circa 1500 anni, ci sono 38 tombe a domus de Janas impreziosite da decorazioni attinenti al culto dei defunti. 

Anghelu Ruju si trova all’interno del parco di Porto Conte di cui fanno parte anche il nuraghe Palmavera e il complesso di Sant’Imbenia.


Contenuto realizzato in collaborazione con la Regione Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio.
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