Firmato l’accordo tra sindacati e azienda Saras per la cassa integrazione di 1378 dipendenti diretti della raffineria di Sarroch (Cagliari), tra le più grandi del Mediterraneo, ora travolta da una crisi senza precedenti.

L’intesa è stata trovata dopo due giorni di incontri. La Cig partirà il 26 ottobre e terminerà il 30 giugno 2021. Secondo quanto riferito dai sindacati sarebbe stata richiesta dalla azienda soprattutto per la grave situazione economica generale legata all’emergenza coronavirus. Per questo sino alla fine dell’anno l’ammortizzatore sociale sarà tecnicamente una “cig Covid”. Secondo quanto si apprende, i turnisti staranno in cassa integrazione tre giorni al mese, i giornalieri un giorno a ottobre, tre a novembre e cinque a dicembre. La “normalità”, successivamente, sarà sino a giugno tre giorni al mese per i turnisti e sette giorni al mese per i lavoratori giornalieri.

I dipendenti potranno attutire gli effetti delle riduzioni da cig anche con le ferie. “Naturalmente – spiega Giampiero Manca, della Cgil – speriamo che la cassa integrazione possa terminare a dicembre. Ma sicuramente è stato attualmente il miglior risultato possibile da ottenere per limitare i disagi dei lavoratori in questo momento così difficile”.

“La situazione è drammatica e la Saras con la cig per 1378 lavoratori diretti, ai quali si aggiungeranno i metalmeccanici delle società controllate, punta a recuperare circa 30 milioni di costo del lavoro fisso: in questo contesto è il miglior accordo possibile che potevamo firmare”. Lo dice Marco Nappi della Cisl, in merito all’intesa siglata tra sindacati e azienda per gli ammortizzatori sociali da fine ottobre a giugno 2021, che inglobano anche due mesi di Cig Covid. “Gli impianti non si fermano e resteranno al minimo tecnico pronti per ripartire quando le condizioni del mercato lo permetteranno – aggiunge – abbiamo tentato di dare, quindi, una visione di prospettiva”.