Si è svolta ieri a Roma in piazza san Giovanni la “Marcia della liberazione”, la manifestazione contro quella che viene definita la “dittatura sanitaria”.

In piazza, come sempre, Saverio Tommasi che insieme ad una collega ha provato a fare delle domande ai partecipanti alla manifestazione, ma mentre svolge il suo lavoro sono stati offesi, minacciati, insultati e accerchiati, fino a quando la Polizia non è dovuta intervenire per “salvarli”.

E’ stata una giornata vergognosa quella di ieri, ed è finita con la Polizia che ha scortato Tommasi insieme alla collega Wendy Elliot fuori dal raggio d’azione dei manifestanti inferociti.

Il video pubblicato è chiaro, senza interpretazioni e senza dubbi, è una grave negazione della libertà 

“Quando a un giornalista e a una giornalista viene impedito di svolgere il loro mestiere, quando vengono minacciati, vilipesi, allontanati, viene tossito loro sul collo e gli urlano in faccia parlando di fucili (con tanto di “Pum! Pum! Pum!” simulato con voce e gestualità) è un brutto giorno”, scrive la redazione di Fanpage.

Ora è il momento che Ordine dei Giornalisti, Federazione della Stampa e la società civile batta un colpo perché è da mesi che attraverso i social, si insultano, minacciano, denigrano intere testate giornalistiche e non è più tollerabile questa situazione.