“E anche questa volta spunta il riscatto per la liberazione degli ostaggi in Mali: 3o milioni di euro. Serge Daniel – autorevole e apprezzato giornalista beninois che vive in Mali, collaboratore di importanti testate francesi e anche di Africa ExPress – ha confermato il pagamento del sostanzioso riscatto: “Ma assieme al denaro sono stati liberati almeno 203 terroristi o presunti tali”, a dare la notizia in esclusiva è proprio Africa Express.

“Le cifre sborsate non sono davvero roba da poco: 10 milioni di euro per il politico maliano, leader del partito Union pour la République et la Démocratie (URD), Soumaïla Cissé, altri 10 per la cooperante francese Sophie Pétronin, diventata Mariam dopo la sua conversione all’islam, e ancora 10 per i nostri connazionali, Padre Pierluigi Maccalli e Nicola Chiacchio. Non è dato sapere al momento attuale con certezza chi abbia sborsato i 30 milioni ma autorevoli fonti a Bamako sostengono che i primi 20 milioni siamo stati pagati dalla Francia, 10 pagati dall’Italia e dal Vaticano. Inoltre non è chiaro se la somma totale sia finita interamente nelle tasche di Iyad ag Ghaly, capo indiscusso di tutti i gruppi jihadisti presenti nel Mali. Non si esclude infine che parte dell’ingente somma sia “caduta dal camion” strada facendo. Un immagine pittoresca con cui si descrivono le tangenti”, prosegue il quotidiano.

“Iyad Ag Ghali, è una vecchia figura indipendentista touareg, contrabbandiere di sigarette e di cocaina, diventato capo jihadista e fondatore di Ansar Dine – in italiano: ausiliari della religione (islamica) – ed è anche il leader del del raggruppamento terrorista fondato nel marzo 2017 da cinque sigle di miliziani: “Gruppo di sostegno dell’Islam e dei musulmani”, scrive Africa Express.

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