Anche la Sardegna parteciperà mercoledì 14 ottobre alla mobilitazione nazionale Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams con quattro presidi davanti alle Prefetture di Cagliari in Piazza Palazzo alle 16, Nuoro in via Deffenu alle 15:30, a Oristano in via D’Arborea ore 12:30, Sassari in Piazza Italia alle 15 e 30, che si svolgeranno nel rispetto delle misure di distanziamento. La protesta in difesa dei precari – 5 mila a livello regionale – è stata organizzata dopo la decisione del Governo di avviare, nel contesto dell’emergenza sanitaria, lo svolgimento delle prove del concorso straordinario e, a seguire, di un maxi-concorso con oltre 500 mila candidati.

“Questi concorsi – affermano i sindacati di categoria – non produrranno alcun effetto immediato in termini di assunzioni, mentre esporranno la scuola e il personale coinvolto a un possibile aumento dei contagi e al rischio che molti precari, trovandosi eventualmente in situazione di contagio o di quarantena come effetto del lavoro che svolgono, siano esclusi dalla partecipazione al concorso”.

A livello nazionale i sindacati denunciano l’assenza di disponibilità al confronto da parte del Ministero, “con il risultato che sul fronte delle assunzioni si è registrato un vero fallimento delle misure annunciate (circa 24 mila posti assegnati a fronte degli 84 mila previsti) e per quanto riguarda le supplenze continuano i disagi determinati dai ritardi e dagli errori nelle graduatorie”.

Il lavoro nelle scuole è garantito per il 30 per cento da lavoratori precari che operano con professionalità e serietà nonostante il continuo ricorso al contratto a termine e la negazione costante della possibilità di abilitazione o stabilizzazione.