Dopo anni di assenza dalla Sardegna, Carla Cocco presenta per la prima volta assoluta a Cagliari il progetto musicale e sociale da lei fondato “Africa Sarda”. Il concerto sarà venerdì 16 ottobre dalle 21.30

“Ci sono tre cose per le quali sono venuta al mondo e ci sono tre cose che avrò nel cuore fino al giorno della mia morte: la speranza, la determinazione e il canto”. Niente più di questo pensiero della indimenticabile cantante Miriam Makeba, simbolo della lotta contro l’apartheid e paladina dei diritti civili in Africa, rende l’idea delle motivazioni che hanno spinto la cantante sarda Carla Cocco a rivolgere la propria attenzione all’Africa, dedicandosi all’educazione musicale dei bambini di Bauleni, ghetto di Lusaka in Zambia. Perché il riscatto sociale di chi è nato nelle periferie più povere e disagiate del mondo passa anche per la musica.

L’esperienza di Carla Cocco in Zambia, iniziata nel 2015 con un viaggio nel paese africano, ha portato alla nascita di un album registrato tra Africa, Italia e Brasile, e al quale hanno dato il contributo artistico gratuitamente diversi musicisti romani e brasiliani, dal titolo “Africa Sarda & Is Amigus”, in cui la lingua sarda si unisce al dialetto locale cinyanja nel quale cantano i ragazzi della African Voice Band. Nato per ringraziare quanti hanno partecipato al progetto con le loro donazioni, l’album è attualmente acquistabile tramite iTunes.

Il disco sarà presentato il prossimo 16 ottobre in un concerto che prevederà anche la visione di alcune emozionanti immagini girate nel ghetto di Bauleni durante la registrazione dell’album.

Per dare speranza ai ragazzi di Bauleni, e con determinazione, per usare le parole di Makeba, Carla Cocco ha dato vita all’Associazione Africa Sarda (www.africasarda.com), “la mia più sensata follia” (come ama definire il progetto la cantautrice), motore della quale sono, appunto, la musica, il canto e la solidarietà. Le canzoni che compongono l’album “Africa Sarda & Is Amigus” rappresentano un amalgama perfetto della musica etnica di due popoli, quello sardo e quello zambiano, apparentemente così lontani eppure vicini, il tutto condito in salsa pop. Ne scaturisce un perfetto “cross over sonoro” con brani toccanti, in cui le voci comunicano sentimenti forti e stati d’animo intensi, trasportando l’ascoltatore in luoghi remoti dove la vita assume un significato diverso da quello che siamo abituati a conoscere.

Mentre sabato 17 ottobre alle 21.30 sempre sul palco del Bflat sarà la volta di Ana Flora Trio che torna sul palco  accompagnata dai suoi musicisti, anche loro brasiliani,  per un concerto ricco di emozione, sensualità e gioia.  Le doti vocali di Ana vengono sfruttate e migliorate grazie a quella palestra naturale che sono i locali dove si suona samba, bossa e miscellanee musicali che fanno della musica latino-americana uno dei generi più apprezzati. Ana Flora definita la regina del samba e della bossanova, reduce da un concerto in doppio set al Blue Note di Milano, presenterà un repertorio delle migliori musiche della tradizione. Molto conosciuta in Italia per via delle collaborazioni con Fabio Concato e Mario Venuti.