Torri, chiese monumentali, antichi castelli e templi, i tesori artistici e architettonici sardi sono praticamente infiniti.

Bellezza, storia e arte si nascondono in ogni angolo dell’isola, in tante forme, mostrando ogni volta un nuovo volto della Sardegna.  

Torre dell’Elefante

Torre dell'Elefante - Cagliari
Torre dell’Elefante, Cagliari – comune.cagliari.it

Impossibile non notarla mentre si passeggia nel quartiere di Castello. La Torre dell’Elefante fa infatti parte della cinta muraria che cinge la parte alta di Cagliari e che anticamente aveva la funzione di proteggere la città. 

Costruita nel 1307 dai pisani, come la torre gemella di San Pancrazio, nel corso degli anni la sua funzione difensiva venne meno, e venne utilizzata come carcere. 

È alta 42 metri e si sviluppa su quattro piani. All’esterno si possono ammirare, scolpiti nei blocchi di calcare, vari gruppi di stemmi con le insegne dei castellani pisani. Sul lato sud si trova poi la statua dell’elefante che dà il nome alla torre stessa e che forse deriva dall’antico nome di quella che oggi si chiama Via Stretta, ma che in epoca pisana era detta “Ruga Leofantis“. 

Chiesa di San Nicola

Chiesa di San Nicola - Ottana
Chiesa di San Nicola, Ottana – sardegnaturismo.it

La Chiesa di San Nicola, a Ottana, è uno dei monumenti simbolo dell’architettura sacra della Sardegna.

Ha un aspetto austero, dovuto all’utilizzo del basalto nero-violaceo per le mura, che però viene stemperato dalla trachite rosa usata per le arcate e le colonne. 

Realizzato in due fasi costruttive, l’edificio è lungo 28 metri e alto 15. La chiesa ha una pianta a croce commissa e al suo interno custodisce un un crocifisso ligneo cinquecentesco e la Pala di Ottana, un polittico trecentesco attribuito al Maestro delle tempere francescane. 

Chiesa di Sant’Antioco di Bisarcio

Sant’Antioco di Bisarcio – Credits: Sergio Melis

Nel territorio di Ozieri sorge una delle più grandi chiese romaniche della Sardegna.

La basilica di Sant’Antioco di Bisarcio domina la piana di Chilivani e attorno si erge un borgo rurale un tempo fiorente e vivace, chiamato Bisarchium (o Guisarchum).

Alta dieci metri e costruita in pietra vulcanica, presenta nell’abside una preziosa decorazione. La chiesa è poi affiancata da una torre campanaria rimasta danneggiata in un incendio che distrusse anche parte della basilica e, soprattutto, l’archivio.
È proprio a causa della perdita di quest’ultimo che non è possibile risalire alla data certa di fondazione della chiesa di Sant’Antioco di Bisarcio. 

Tempio di Antas

Tempio di Antas, Fluminimaggiore – sardegnaturismo.it

Il tempio di Antas spicca in mezzo a una valle dominata dal monte Conca S’Omu, a Fluminimaggiore.

Del monumento romano originario rimangono la gradinata d’accesso e un podio ornato da colonne. Ma ad esso si aggiungono anche i resti di un tempio punico e di una necropoli che risale all’inizio dell’età del Ferro.

Inoltre, basta una camminata di venti minuti per raggiungere la cava romana dalla quale sono stati estratti i massi in calcare per il tempio, e Su Mannau, una grotta di grande interesse speleologico.

Castello di Marmilla

Las Plassas, Castello di Marmilla – sardegnadigitallibrary.it

È una fortezza militare di età giudicale che si trova nel territorio di Las Plassas, in cima a un colle alto 270 metri, di forma conica, nello specifico mamillare, da cui deriva il nome Marmilla. 

Ha una pianta esagonale ed è stato più volte oggetto di opere di restauro e ristrutturazione. Queste hanno fatto sì che ora sia possibile godere della vista di elementi architettonici quasi del tutto integri come la torre maestra, una cisterna scavata nella roccia e le murature perimetrali e interne. 


Contenuto realizzato in collaborazione con la Regione Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio.
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