A Cagliari e in tutta l’area metropolitana è “vietato avere necessità di un reparto di Ortopedia. Da sabato sono chiusi ai ricoveri e alle dimissioni tutti i tre reparti dedicati ospitati all’ospedale Marino, in cui era stata trasferita la divisione traumatologica del Santissima Trinità per fare spazio a posti letto Covid. Il risultato è chiaro: senza nessun ragionamento, ma con decisioni prese dall’oggi al domani, il piano modulare di cui da tempo parlano il presidente della Regione e l’assessore alla Sanità non funziona e i reparti approntati in fretta e furia sono già con l’acqua alla gola”, la denuncia arriva dai consiglieri dei Progressisti in Consiglio regionale.

Sulla nuova e grave situazione che si è venuta a creare nelle ultime 48 ore i Progressisti presenteranno un’interrogazione ma, avvisano, “è necessario intervenire immediatamente”. Il sovraccarico di pazienti nei reparti diventa ovviamente un veicolo di contagio del Covid: “Anziché approvare la riforma che moltiplica poltrone e posti di comando”, sottolineano i Progressisti, “il presidente e la sua maggioranza avrebbero dovuto pensare a trovare soluzioni funzionali a quanto sta accadendo nelle strutture sarde, ampiamente prevedibile nei mesi scorsi e da noi più volte segnalato con interrogazioni e mozioni. Invece, a un mese e mezzo dall’approvazione della legge e mentre il Covid-19 riprende piede in modo drammatico, la sanità sarda è bloccata in attesa delle nuove nomine. Nessuno è legittimato a dirigerla ed è evidente come la mano destra non abbia idea di quello che fa la sinistra”.

È infatti di sabato la comunicazione firmata dal direttore sanitario del Pou Assl Cagliari in cui si comunica che nei reparti del Marino (Divisione Ortopedica, Clinica Ortopedica e Ortopedia trasferita dal Santissima) sono sospese tutte le attività di ricovero “sino a nuova comunicazione”. Si invitano inoltre i direttori dei Pronto Soccorso a inviare i pazienti che necessitano di ricovero “verso altri presidi ospedalieri” dove siano attivi reparti ortopedici.

L’unico disponibile a Cagliari sarebbe quello del Brotzu, dove però la situazione è già critica: risulta in sovraccarico il reparto di Traumatologia, dove i pazienti che arrivano non hanno più stanze per l’isolamento in attesa dell’esito del tampone prima del ricovero. Con tutte le conseguenze del caso, in particolare che il virus del Covid trovi nuove vie per entrare nelle strutture sanitarie pubbliche dell’isola.