Dalle prime luci dell’alba, nel centro-nord Italia, è in corso una vasta operazione
dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale che stanno eseguendo
un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Giudice per le
Indagini Preliminari del Tribunale di Oristano, nei confronti di 8 persone e
contestuali attività di perquisizione nei confronti di altri tre indagati.

Al centro delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Oristano, le attività di una holding criminale composta da 13 cittadini romani che, prima in Sardegna e poi nella penisola, accreditandosi falsamente quali restauratori di beni culturali ecclesiastici, in particolar modo argenti, hanno posto in essere numerose truffe ed estorsioni – un centinaio quelli accertati – in dannodi sacerdoti e dei responsabili di istituti religiosi cattolici.

Le indagini, avviate a fine 2017, hanno altresì consentito di tutelare l’immenso
patrimonio culturale ecclesiastico che, altrimenti, avrebbero potuto essere
irrimediabilmente danneggiato dagli interventi inidonei posti in essere da
persone prive di qualsiasi qualifica professionale nel settore.

I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa
che si terrà stamani alle 10.30, presso l’aula polifunzionale del Comando
Legione Carabinieri Sardegna, a Cagliari, alla presenza del Procuratore della Repubblica di Oristano Ezio Domenico Basso.

Leggi notizia aggiornata:

Falsi restauri nelle chiese, minacce ai parroci per avere i soldi