Hanno esaminato 174.546 tra fotogrammi e video ed elevato 34 sanzioni di cui ancora una volta quasi tutte ad abitanti dei paesi limitrofi a Sassari. È questo il bilancio dell’attività della Polizia Locale sassarese contro il degrado ambientale, che opera ormai con il supporto delle foto-trappole posizionate in luoghi strategici della città. Su 34 ‘furbetti’, ben 26 erano persone che arrivavano dai comuni vicini, prevalentemente Sorso, Sennori Usini, Tissi e Porto Torres, per buttare i loro rifiuti nei cassonetti cittadini, mentre dall’esame dei fotogrammi è dimostrato che la maggior parte dei sassaresi conferisce l’immondizia secondo le regole.

Questa settimana le videocamere, che riescono a riprendere perfettamente sia col buio sia di giorno, erano posizionate in via Bovet, via Camboni, via Carso, via dei Gremi, via Istria, via Nenni. Gli illeciti sono prevalentemente legati, appunto, al conferimento fuori dal comune di residenza. Ben dodici in via Nenni, sette in via Carso, due in via Bovet e altrettanti in via dei Gremi, tre in via Istria. Tra le altre violazioni, prevale il conferimento con buste nere (le buste devono sempre permettere di vedere dall’esterno il contenuto e le buste nere possono essere usate solo per trasportare fino al cassonetto la plastica, che poi deve essere svuotata e la busta conferita a parte nello stesso contenitore), oltre ad alcuni casi di abbandono al suolo, vicino alle batterie di cassonetti.

In un mese di attività, la Polizia locale ha dedicato all’esame dei video e delle immagini ben 156 ore, con due agenti che si occupano esclusivamente di questo, tra visione delle foto e redazione dei verbali. A questo si aggiunge l’azione della compagnia barracellare, di supporto alla Polizia locale. Nei giorni scorsi il Comando di via Carlo Felice, dietro un rapporto dettagliato trasmesso dai Barracelli, ha denunciato una persona che stava bruciando rifiuti nel suo terreno. La segnalazione è arrivata dai residenti vicini che hanno notato il fumo scuro e l’odore e allertato la Compagnia. Dopo la comunicazione dei Barracelli, la situazione particolarmente delicata è stata presa in carico dalla Polizia locale, che ha dunque trasmesso il fascicolo di notizia di reato all’autorità competente per smaltimento illecito di rifiuti per combustione, che configura un grave reato ambientale.