“Il San Martino rischia la chiusura. Nieddu si dimetta”. Così l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Oristano attraverso una nota ufficiale.

La replica dell’Assessore Nieddu non si è fatta però attendere: “La sanità oristanese ha subito anni di tagli indiscriminati – scrive l’assessore –  che hanno portato alle carenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Una situazione che ci vede al lavoro ogni giorno per trovare soluzioni che consentano, con ogni mezzo, di garantire assistenza e cure ai cittadini. Un contesto reso ancora più difficile da un’emergenza sanitaria senza precedenti”

“Con le sue accuse e le sue richieste di dimissioni – continua l’Assessore – il presidente dell’ordine dei medici della provincia di Oristano ha gettato definitivamente la maschera. Un vergognoso attacco politico mirato a destabilizzare, proprio in un momento in cui l’intero sistema dovrebbe essere compatto nell’interesse dei cittadini e degli stessi operatori in prima linea nel contrastare la pandemia. Ci sarebbe da chiedersi dove fosse il presidente Sulis quando chi ci ha preceduto ha fatto scempio degli ospedali e dei presidi del territorio. Oggi, che al governo della Sanità dell’Isola l’orientamento politico è cambiato, assistiamo, da parte sua, a una ricerca continua della ribalta con l’unico scopo di gettare veleni. Inaccettabile da chi riveste un ruolo da cui ci si aspetterebbe responsabilità e un dialogo costruttivo, specie in questo momento. Le sue parole nascondono forse rancori personali? Strumentalizzare le difficoltà della sanità oristanese e l’emergenza attuale per farne terreno di scontro politico sarebbe già di per sé un fatto grave e ancora più grave sarebbe farlo nella posizione di presidente dell’Ordine. Mai si era visto prima d’ora che un ordine professionale venisse utilizzato per gli scopi politici del suo presidente, un organismo di diritto pubblico che deve rappresentare tutti non può e non deve essere piegato alla lotta politica di un singolo. Se Sulis vuole fare politica si candidi e lo faccia dai banchi dell’opposizione, la stessa opposizione che sta facendo a questa Giunta da una posizione che dovrebbe essere al di sopra delle parti. In tanti mesi ho subito numerosi e continui attacchi da parte sua e ogni volta ho ritenuto che fosse opportuno passare oltre in virtù dei rispettivi ruoli, ma è ormai evidente che al momento ogni sforzo per una leale collaborazione sia a senso unico”.

“Il nostro lavoro per la sanità del territorio è senza sosta” conclude Nieddu. “Stiamo gestendo questa nuova ondata dell’epidemia cercando con ogni mezzo di non paralizzare l’assistenza a chi soffre di altre patologie, come avvenuto nella prima fase. Abbiamo dato mandato alle aziende di potenziare gli organici, stiamo dotando i presidi di nuove tecnologie, con investimenti che non si vedevano da tempo. Siamo alla costante ricerca di soluzioni che spesso si scontrano con carenze, in particolare quelle dei medici specializzati, su cui occorre una visione di lungo periodo. Inoltre, ad ogni occasione, portiamo le istanze della sanità sarda sui tavoli nazionali e non abbiamo mai fatto mancare il confronto con nessuno. In questo momento il richiamo alla responsabilità è doveroso. Se tiene realmente alla salute dei cittadini, il presidente dell’Ordine dei medici di Oristano dovrebbe fare un passo indietro e rivedere le sue posizioni”.

Notizia di riferimento:

Oristano, Ordine dei medici: “Il San Martino rischia la chiusura. Nieddu si dimetta”