“Siamo pronti a ricominciare e a scendere nelle strade come un anno e mezzo fa”.

Davanti “al buio più totale” e a “nessun cambiamento”, i pastori sardi che si battono per ottenere un “equo” prezzo del latte ovino lanciano un appello da Nuoro, dove si sarebbe dovuta tenere oggi l’udienza preliminare che vede imputati 10 allevatori per le proteste dell’8 febbraio 2019 al bivio di Siniscola (Nuoro) e del 13 febbraio a Lula (Nuoro): le accuse vanno dalla manifestazione non autorizzata al blocco stradale. Il tutto però è stato rinviato al 17 dicembre per un difetto di notifica ad uno degli imputati. Si è svolto però il sit in organizzato dall’associazione Libertade e che ha visto la partecipazione di alcuni allevatori: è stato letto un documento nel quale si parla di “comportamento repressivo utilizzato dallo Stato italiano”.

“L’unica alternativa è la lotta, quella vera e concreta, come un anno e mezzo fa nelle strade, nelle piazze, giorno e notte – è stato detto durante la lettura del documento – diffidate da chi vi dice che le lotte si fanno i tavoli piene di gente in giacca e cravatta per fare le trattative”.

Latte, salta udienza proteste pastori: “Unica alternativa è lotta, come un anno e mezzo fa”