“Oggi la maggioranza è ritornata su questo pianeta”. Così Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, dopo aver partecipato alla conferenza dei capigruppo con il governatore Christian Solinas e dalla quale è emersa l’ipotesi di un nuovo lockdown.

“Noi – ha ricordato – lo diciamo da settimane che la Sardegna non è pronta a reggere una seconda ondata di contagi, non lo sono le strutture ospedaliere né le reti di medicina territoriale”. Eppure, ha aggiunto l’esponente dell’opposizione, “sinora la Giunta e l’assessorato alla Sanità hanno negato la realtà, ci hanno detto che tutto andava bene, che i posti letto non mancano e che siamo in una situazione di sicurezza”. Oggi, invece, “ci si è accorti dei problemi”.

Ma, avverte, “sarebbe inaccettabile se fossero scaricati in toto sui cittadini, soprattutto perché tempo prezioso quest’estate è stato utilizzato non per ragionare sulla migliore strategia per lo screening dei contatti positivi, non sulla migliore organizzazione del sistema ospedaliero, ma sull’elaborazione di testi allucinanti che prevedono la moltiplicazione di poltrone negli enti”. Secondo Massimo Zedda (Progressisti), “non ci troveremmo a questo punto, non avremmo notizie di chiusura se in questi mesi l’unico impegno della Giunta e delle commissioni non fosse stato quello di approvare una riforma della sanità che moltiplica le Asl e le poltrone, una proposta sulle Province che non porta benefici ai cittadini e un’ulteriore proposta circa la moltiplicazione di portaborse, segretari e consulenti”.