Quasi dieci milioni di euro di costi aggiuntivi e 127 unità di personale in più. Questo l’impatto che avrà il disegno di legge 107 che riorganizza le strutture della presidenza della Regione e degli assessorati, già in discussione nella commissione Autonomia del Consiglio regionale.

Secondo un dossier realizzato da Progressisti e M5s, ma condiviso e illustrato da tutti gli esponenti dell’opposizione, solo il gabinetto del Presidente passerà da 22 a 51 unità, quello degli assessorati da 108 a 151. La riforma prevede anche l’istituzione di un Segretariato con undici posti, di dipartimenti con 33 unità e di un Centro studi regionale con undici unità. In totale si passa dalle 130 unità, che attualmente hanno un costo di dieci milioni circa, a 257, per un costo totale di 20 milioni di euro. “Non è stato facile capire l’effetto moltiplicatore di questa legge sulle finanze della Regione – ha dichiarato Massimo Zedda (Progressisti) – ci abbiamo lavorato per settimane: di fatto si sta creando un sistema clientelare, una Regione ‘parallela’”.

Ora, dice l’ex sindaco di Cagliari: “Do un suggerimento alla maggioranza: fermi questa legge, almeno per salvare la faccia”. Secondo il consigliere M5s Alessandro Solinas, “le riforme che la maggioranza sta portando avanti come Sanità, nuove Province e riorganizzazione della presidenza della Regione, sono funzionali solo alla creazione di nuove poltrone”. Salvatore Corrias (Pd) ha fatto notare che “non è urgente in questo momento dar vita a un ‘apparato ombra’, i sardi hanno bisogno d’altro, non di un ddl che mette alla prova la tenuta istituzionale della Regione”.