“Le ulteriori misure restrittive che saranno decise in Sardegna per arginare il dilagare della pandemia non dovranno penalizzare ancora una volta il sistema scolastico”. Così la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Maria De Matteis, in una lettera che ha inviato al Presidente della Regione Christian Solinas, all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu e al Presidente della Commissione Sanità Domenico Gallus, in vista delll’annunciato StopGo di 15 giorni in Sardegna.

“Le scuole – scrive – si sono organizzate e stanno lavorando bene nel rispetto dei protocolli imposti. Eventuali focolai possono essere contenuti con provvedimenti restrittivi e chiusure locali di sezioni, classi o singole scuole; la scuola rappresenta il contesto in cui i bambini e i ragazzi hanno l’opportunità di affrontare con rigore, ma con serenità, i risvolti drammatici che questa epidemia sta scatenando sulla loro quotidianità”.

Per la Garante, i bambini non possono essere riportati alla didattica a distanza: “Qualora siano necessarie misure restrittive, anche per periodi di tempo limitati, appare certamente più utile, perché frequentemente pendolari e fruitori di mezzi pubblici, e più accettabile, perché più capaci di sostenere la didattica a distanza, che tale sacrificio sia richiesto unicamente agli studenti delle scuole secondarie superiori”, conclude.