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Quasi 500mila casi in un giorno e circa 42 milioni di contagiati in totale, con 1142 morti: sono questi i numeri aggiornati della pandemia a livello globale. 100 scienziati si sono appellati ai governatori chiedendo l’adozione di misure drastiche in breve tempo per evitare una strage.

Gli Stati Uniti registrano il loro nuovo record giornaliero di contagi da covid-19 con 80mila nuovi casi, il numero più alto dall’inizio della pandemia. L’ultimo conteggio è delle scorse ore, con almeno 80.005 nuove infezioni in 24 ore stando ai numeri forniti dalla Johns Hopkins University, riferisce la Cnn. Il record precedente era stato di 77.362 nuovi casi registrati in un giorno, lo scorso 16 luglio.

In Germania sono più di 10 mila i decessi legati al coronavirus dall’inizio della pandemia, 49 nelle ultime 24 ore secondo l’istituto Robert Koch. Le persone decedute dopo il contagio da Covid-19 sono 10.003, mentre i casi di infezione sono saliti a oltre 41mila, compresi i 14.714 registrati nelle ultime 24 ore. Un dato, quest’ultimo, in netto aumento rispetto agli oltre 11.200 casi del giorno precedente.

“Siamo lontani dall’aver risolto il problema della progressione delle contaminazioni da Covid-19”, ha detto venerdì il presidente dell’Argentina Alberto Fernandez. Le misure anti-Covid sono state introdotte a marzo nel paese. Da lunedì prossimo e per le due settimane successive proseguiranno le limitazioni che riguardano gli spostamenti della popolazione, i trasporti pubblici, gli spettacoli e gli incontri in spazi chiusi.

La Corea del Nord ha avvertito i suoi cittadini di rimanere in casa: la tempesta gialla stagionale che soffia dalla Cina potrebbe portare il coronavirus nel paese. La televisione statale Krt ha detto mercoledì che la sabbia gialla e le polveri sottili possono contenere sostanze nocive, come metalli pesanti e microrganismi patogeni, compreso il virus:  “Vanno evitati  i lavori di costruzione e ogni attività all’aperto”. Il ministero degli Esteri della Corea del Nord ha ordinato a tutti i visitatori del paese di attendere la fine della tempesta di sabbia all’interno degli edifici. L’affermazione che il virus che causa il Covid-19 potrebbe diffondersi in Corea del Nord dal deserto del Gobi, a 1.900 km di distanza, non è supportata da dati scientifici sebbene i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie affermino che le goccioline del virus possono rimanere nell’aria per ore. Pyongyang ha imposto severi controlli alle frontiere e misure di quarantena per prevenire un’epidemia.