Non vuole certo far polemica Anna Loriga, infermiera dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari nonchè Covid Hospital del Sud Sardegna, ma solo dar libero sfogo a ciò che prova in questi giorni difficili soprattutto per il personale sanitario, stremato dall’emergenza pandemica e dalla noncuranza di molti cittadini nei confronti delle regole comportamentali da seguire e degli innumerevoli sforzi degli operatori impegnati sul campo in prima linea. Un post su Facebook in cui parla del coronavirus, lei che lo vede tutti i giorni, parole dalle quali emergono chiaramente sentimenti di tristezza e rabbia, rabbia contro chi crede che il Covid non esista o non possa fare del male.

Quello di quest’infermiera è uno dei tanti racconti di persone che lavorano a stretto contatto con la malattia e che invitano continuamente a non sottovalutarla.

Il post di Anna:

Ho smontato da poco dal servizio, sempre più pesante con tanti problemi da risolvere. Esco dall’ospedale dove lavoro ed è impressionante quante ambulanze in fila nel piazzale, il pronto soccorso ormai nn ha più spazio per accogliere. Immaginate il disagio dei pazienti tra malattia e precarietà logistica e di noi operatori sanitari a dover gestire l’ingestibile. Poco più avanti in un bar modaiolo della gioventù cagliaritana incuranti di ciò che succede solo 50metri in là tantissimi giovani senza mascherina assembrati curano la loro socialità del venerdì sera Total Free. Il mio passaggio nel ritorno a casa è ancora più amaro, il mio senso di impotenza si amplifica, il tempo degli appelli è finito, ormai inascoltati cadono nel nulla….questa non è la favola della formica e la cicala dove c’è chi lavora per passar un buon inverno e chi pensa solo a divertirsi…questo è lo stato dei fatti: se non vi proteggere voi noi nn potremo più farlo“.