Si terrà mercoledì prossimo l’udienza davanti ai giudici della quinta sezione penale d’appello per Cecilia Marogna, la manager coinvolta nell’indagine vaticana sull’ex numero 2 della Segreteria di Stato, il cardinale Angelo Becciu, arrestata a Milano nei giorni scorsi su mandato dell’autorità giudiziaria della Città del Vaticano. La 39enne cagliaritana, infatti, ha chiesto alla Corte, tramite la sua difesa, di essere scarcerata e di questa istanza si discuterà in udienza. Nell’udienza sull’istanza di revoca o di modifica della misura cautelare interverrà il sostituto pg Giulio Benedetti, dopo aver depositato un parere scritto, così come parleranno i legali della donna, che, se riterrà, potrà rendere rendere dichiarazioni.

Il collegio, invece, si riserverà e avrà tempo 5 giorni per decidere. La Corte d’Appello aveva disposto la convalida dell’arresto eseguito dalla Gdf, tramite Interpol, e la misura cautelare in carcere per la “gravità dei fatti” e per il “pericolo di fuga”.

La Corte dopo l’udienza dovrà valutare soltanto se sussistano o meno le esigenze cautelari per tenere la 39enne ancora in carcere in attesa dell’eventuale estradizione (il procedimento passerà per un’altra udienza) o se basterà una misura meno afflittiva, come i domiciliari, o se potrà tornare libera. Marogna è accusata di appropriazione indebita aggravata in quanto dal dicembre 2018 in poi, con la complicità di altre persone, si sarebbe appropriata in maniera illecita di fondi della Santa Sede a lei assegnati per fini istituzionali e che avrebbe utilizzato in parte per spese personali.