“Il Fronte di liberazione popolare del Tigray (Tplf), partito al governo dell’Etiopia ha attaccato una base militare federale”: l’annuncio arriva dal primo ministro etiopico Abiy Ahmed.
“Il punto finale della linea rossa è stato superato”, ha dichiarato Abiy ordinando in risposta un’offensiva militare che potrebbe segnare l’inizio di un potenziale conflitto armato nel Paese. “Le nostre forze di difesa hanno ricevuto l’ordine di assumersi il compito di salvare la nazione. L’ultima tappa della linea rossa è stata superata. La forza è usata nella stessa misura per salvare il popolo e la Paese”, ha detto Abiy Ahmed in un testo pubblicato su Facebook e Twitter.
Il presidente della regione del Tigray, Debrestion Gebremichael, ha detto ai giornalisti che il governo avrebbe attaccato, sostenendo che era una punizione per aver organizzato le proprie elezioni per il parlamento del Tigray a settembre, in diretta sfida al governo federale e alla decisione del consiglio elettorale di rinviare tutte le elezioni .
Il governo Abiy ha definito il voto “illegale”. Il consiglio elettorale nazionale da allora ha fatto sapere che le elezioni generali dovrebbero tenersi a maggio o giugno del prossimo anno.
I Tigray hanno detenuto la maggior parte del potere politico dell’Etiopia dal 1991 al 2018, quando è stato eletto Ahmed. Da allora, il loro potere è diminuito.
Abiy, che è stato insignito del Premio Nobel per la pace nel 2019, sta affrontando crescenti critiche nel Paese, con alcuni che lo accusano di mettere il bavaglio agli oppositori.