“Da inizio stagione abbiamo cambiato spesso identità e questo complica le cose”. Coach Gianmarco Pozzecco la vede così. La sconfitta interna della Dinamo Banco di Sardegna al PalaSerradimigni contro la Happy Casa Brindisi, la seconda di fila dopo quella con Trento, per l’allenatore biancoblu è figlia dell’emergenza prodotta da infortuni, virus e nuovi innesti.

“Ci sono poche gerarchie – afferma il coach di Sassari – giocare ogni volta con minutaggi differenti complica le cose, dobbiamo trovare la nostra identità”. Brindisi, la più in forma del campionato, non era un avversario auspicabile per la Dinamo in questo momento, tra l’esordio di Toni Katic, il rientro a tempo pieno di Stefano Gentile e il reintegro di Kaspar Treier e Filip Kruslin dopo 14 giorni di stop causa Covid. Ma per Pozzecco non ci sono alibi per il 100-87 finale in favore dei pugliesi. “Abbiamo subito la loro fisicità a rimbalzo, non dobbiamo concedere agli avversari la possibilità di trovare fiducia coi rimbalzi offensivi, determinanti per il nostro gioco – afferma – possiamo migliorare in maniera esponenziale”.

La sfida si era messa subito bene, con 8 punti consecutivi di Miro Bilan, autore di 29 punti, 7 rimbalzi e 5 falli subiti. Ma poi l’energia di Brindisi ha fatto la differenza, consentendo ai ragazzi di Frank Vitucci di raggiungere il vantaggio in doppia cifra già nel primo tempo. Dopo l’intervallo la Dinamo è rientrata in partita, giocandosi la gara punto a punto, ma nel finale ha pagato lo sforzo e ha fatto i conti con lo strapotere di Brindisi sotto canestro: 25 rimbalzi per i padroni di casa, 44 per gli ospiti, con ben 18 offensivi.