“Il presidente della Regione prova molto fastidio per il confronto, trova scomoda la verità”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Progressisti, Massimo Zedda, durante la discussione della mozione di sfiducia presentata dall’opposizione contro il presidente della Sardegna, Christian Solinas.

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Per Massimo Zedda, “il tema è se esiste trasparenza nella Regione che lei amministra: per ottenere un documento e scoprire che non c’è, il parere del comitato tecnico scientifico, ci sono volute richieste di accesso agli atti, trasmissioni televisive, due inchieste della Procura”. L’ex sindaco di Cagliari si è soffermato sulle criticità legate alla gestione dell’emergenza sanitaria: “Le terapie intensive sono sature, i calcoli della Regione accorpano i posti letto attivati e da attivare, sono state ordinate 550mila dosi di vaccino antinfluenzale e tante persone fragili non hanno ancora potuto farlo”. Un passaggio sul comitato tecnico scientifico: “la Sardegna è l’unica Regione con la Calabria che non ce l’ha”.

Francesco Mura, il capogruppo di Fratelli d’Italia ha detto che la prima firma alla mozione di Michele Ciusa (M5s) “è solo una facciata”. Infatti, “non è la vostra mozione, né del Pd, questa è la mozione di Massimo Zedda e voi vi fate prendere per mano da chi vuole la rivalsa per la sconfitta elettorale più grande nella storia dell’Autonomia sarda”. Durante la discussione, ha preso parola anche Giovanni Satta (Psd’Az), uno dei consiglieri della maggioranza intervistati dalla trasmissione Report: “E’ assurdo che parliamo di quello che è successo l’11 agosto a causa di una trasmissione faziosa che non guarderò mai più”. Satta ha ricordato che “la Sardegna il giorno 10 agosto registrava due contagi”. Il collega di partito Stefano Schirru alla fine del suo intervento ha ammesso che “alcuni colleghi sono stati avventati nella decisione di rilasciare interviste”.

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