I sindacati hanno chiesto un confronto, la Regione non risponde Le segreterie regionali del Sappe, Osapp, Uil Pa, Sinappe, Uspp, Fns Cisl, Cgil e Cnpp, della Polizia penitenziaria della Sardegna hanno scritto al Presidente della Regione Christian Solinas per esprimere, “con rammarico, l’insoddisfazione sulla gestione sanitaria regionale riguardante la mancata attenzione sul sistema penitenziario isolano” in merito alla pandemia da Covid-19.

Secondo i sindacati della polizia penitenziaria “ad oggi si testimoniano, anche in peggioramento rispetto alla prima ondata emergenziale Covid-19, maggiori contagi tra il Personale del Corpo di Polizia Penitenziaria e tra i dipendenti dell’Amministrazione che, a causa delle difficoltà dell’Ats non vengono immediatamente sottoposti a tampone e monitorati. Pare nulla sia stato messo in campo da parte della Regione per affrontare ciò che in questi giorni riprende la realtà che affligge il Sistema Penitenziario sardo. Nessun progetto di intervento sanitario continuativo sui controlli da effettuare agli Operatori della Sicurezza è stato messo in campo”.

I segretario regionali Fais, Melis, Cireddu, Murtas, Cara, Manca, Atzeni e Tedde sostengono che “l’Amministrazione penitenziaria, nella persona del Provveditore regionale, ha tentato, con varie note indirizzate alla Regione ed al Suo indirizzo, di avere un confronto per concertare un Protocollo di intervento dedicato al Sistema penitenziario isolano” invano. “Riteniamo gravissimo – proseguono – che un Presidente di Regione, in una fase di emergenza sanitaria, non risponda al responsabile dell’Amministrazione penitenziaria sarda.

L’importanza del confronto è dovuta anche alle diverse modalità di intervento delle varie ASL sul territorio che hanno affrontato in maniera differente i casi di contagio o di possibile contatto con persone positive al Covid-19”. “Abbiamo constatato – affermano Sappe, Osapp, Uil Pa, Sinappe, Uspp, Fns Cisl, Cgil e Cnpp – che nei penitenziari di Uta Cagliari o Bancali Sassari sono stati disposti numerosi provvedimenti di quarantena di gruppo mentre per situazioni identiche, presso il penitenziario di Massama Oristano non ne è stato adottato nessuno.

Riteniamo il confronto tra Istituzioni essenziale per addivenire all’adozione di progetti funzionali affinché si possano prevenire possibili gravi situazioni, basti pensare ad un aumento di contagi tra gli Operatori all’interno di un penitenziario come a Uta o Bancali, non si riuscirebbe più a garantire la sicurezza. Riteniamo indispensabile – continua la nota dei sindacati – che lei intervenga prima che la situazione degeneri, pertanto le chiediamo di includere nella sua agenda anche il Sistema Penitenziario Isolano non indugiando oltre nel convocare il Provveditore regionale.

Non le chiediamo un incontro per non toglierle tempo ma certo attenzioneremo ancor la sua azione politica nei confronti di chi giornalmente, con sacrificio e abnegazione lavora all’interno dei penitenziari e strutture penitenziarie”.