“Siamo ancora una volta testimoni di decisioni discutibili e di cui ci sfugge l’obbiettivo di tutela dell’intero sistema sanitario”. Queste le prime parole scritte su una nota stampa da parte della Fials Sardegna, la Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità.

“Dopo la chiusura del Pronto Soccorso del Santissima Trinità, ora la chiusura del Pronto Soccorso del presidio ospedaliero Marino, Servizi che registravano rispettivamente 35.000 e 25.000 accessi all’anno, per un totale di 60.000 accessi che dovranno essere, d’ora in poi, evasi dal Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Brotzu (AOB) e da quello dell’Azienda Ospedaliera e Universitaria (AOU), nei quali già si registrava il tutto esaurito. Ed ecco che il fuori controllo non tarda ad arrivare: ieri sera circa quaranta pazienti in attesa al Pronto soccorso del Brotzu”.

“Ma non è tutto – prosegue la nota – contestualmente il U.O. di Ortopedia, proveniente dal Santissima Trinità, la cui attività è all’avanguardia in Sardegna per le fratture del femore, dal Marino è stata trasferita all’AOU e privata, nel transito, del personale Infermieristico trattenuto per l’allestimento di un altro reparto COVID. L’Area Infermieristica dell’AOU a questo punto – continua la Fials – pur registrando una grave carenza di infermieri nei reparti accreditati, pubblica un avviso per manifestazione d’interesse urgente, Personale Infermieristico e OSS al fine di attivare il reparto di ortopedia, producendo l’effetto del cane che insegue e morde la propria coda, creando un circolo vizioso, destinato a produrre ulteriori ed infinite difficoltà”.

La conclusione, scrive la nota della Fials, è che “ci troviamo dinanzi ad un sistema in tilt, manca un progetto organico frutto di analisi accurate, senza il quale il nostro puzzle sanità non potrà essere compito. Nel frattempo, proseguono i trasferimenti del personale sanitario in strutture inadeguate, senza i dovuti controlli, con procedure che probabilmente contribuiscono all’aumento delle positività tra il personale di assistenza. In questo sistema disorganizzato vi sono forse degli obiettivi che ci sfuggono o si tratta ‘soltanto’ di azioni poste in essere al di fuori della dovuta pianificazione? A chi sono attribuibili? E’ forse necessario sostituire gli attori principali?. Continuiamo” termina la nota stampa “a chiedere tutela per i lavoratori rappresentati e per tutti i pazienti COVID e non COVID.