“I pronto soccorso del brotzu e del Policlinico si trovano a dover affrontare una condizione di caos totale, a farne le spese sono ancora una volta i pazienti e tutti gli operatori, questi ultimi ormai allo stremo delle forze, demotivati, stanchi, animati da un incessante spirito di sacrificio che permette loro di continuare ad offrirsi come professioni e come persone non solo con il virus maledetto ma anche contro chi avrebbe dovuto offrire strumenti di supporto e non ingabbiarli in scelte organizzative che non rispondono ai bisogni di cura e di tutela, rispettivi diritti di pazienti e operatori”, denuncia Giampaolo Cugliara della Fials.