Salgono a 500 i medici assunti attraverso i bandi della Protezione civile e dell’Ats per i quali sono stati previsti incarichi nei servizi e negli ospedali. Dall’inizio dell’emergenza sono stati assunti nel sistema sanitario della Sardegna circa un migliaio di operatori. E’ quanto emerso nella riunione della Conferenza permanente Regione-Enti locali, alla quale hanno partecipato anche gli assessori della Sanità, Mario Nieddu, e della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, e i rappresentanti di Anci Sardegna, l’Associazione dei Comuni, e del Cal, il Consiglio delle Autonomie locali.

Un appuntamento che diventerà settimanale (ogni martedì) fare il punto della situazione e dare ai sindaci la massima informazione sull’andamento della pandemia nell’Isola. Stiamo procedendo a rafforzare il nostro sistema sanitario sul fronte dei servizi territoriali e ospedalieri – ha detto l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu – Inoltre stiamo potenziando le Unità speciali di continuità assistenziale e i Servizi di Igiene pubblica, per aumentare la nostra capacità di tracciamento del virus e l’assistenza ai pazienti sintomatici in isolamento domiciliare”.

Un aspetto che, “tra le altre cose, ci consentirà di rendere più efficiente e puntuale la comunicazione tra sistema sanitario e territorio, messa in sofferenza dalla crescita dei contagi. Stiamo procedendo a rafforzare il nostro sistema sanitario sul fronte dei servizi territoriali e ospedalieri – ha aggiunto – Inoltre stiamo potenziando le Unità speciali di continuità assistenziale e i Servizi di Igiene pubblica, per aumentare la nostra capacità di tracciamento del virus e l’assistenza ai pazienti sintomatici in isolamento domiciliare”. Secondo l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, “serve senso di responsabilità, questo non è il momento dello scontro politico ma di una guerra contro il virus, da combattere tutti insieme. Non ci saranno decisioni calate dall’alto ma scelte precise da portare avanti grazie al contributo di tutte le parti”.

Anci Sardegna: “Rafforzare Usca tra priorità emergenza”

Rafforzamento degli uffici di Igiene con personale amministrativo già in forza ad Ats e delle Usca, in particolare a Sassari. Oggi sono attive 26 unità su 30 e presto si aggiungeranno quelle di Macomer, Sorgono e Siniscola (tutte le Nuorese). Sono alcune delle richieste presentate dall’Anci Sardegna alla conferenza permanente Regione-Enti locali per fare il punto sull’emergenza Coronavirus in Sardegna. L’associazione, che ha ribadito anche la richiesta dell’attivazione di tre fondi per i ristori per comuni che dichiarano lockdown, sanificazioni e acquisto e somministrazione test antigenici rapidi da parte dei comuni, ha chiesto alla Regione di riattivare le visite specialistiche prioritariamente col servizio pubblico e poi coi privati. Infine i sindaci guidati da Emiliano Deiana hanno ipotizzato anche l’emanazione di un’ordinanza regionale, dopo accordo coi medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, per somministrare test antigenici rapidi ai pazienti.