Il 55enne disabile del nuorese positivo al Covid, che si trova ricoverato da giovedì scorso nell’ospedale San Francesco a Nuoro, si è aggravato: la sua famiglia aveva lanciato un appello per “l’umanizzazione degli ospedali” affinché si potessero assistere pazienti fragili permettendo a un familiare di entrare.

Da qualche ora l’uomo è stato trasferito in Terapia intensiva e i suoi familiari non hanno potuto portargli conforto nonostante chiedesse di continuo nelle videochiamate quando sarebbero andati a trovarlo.

“Purtroppo non ci fanno avvicinare in reparto, siamo nell’atrio in attesa che qualcosa si sblocchi – raccontano le sorelle – La sofferenza in questi momenti si fa rabbia ma dobbiamo cercare di fare in modo che questa si trasformi in lotta per cambiare questa situazione: ciò che è accaduto a lui non deve accadere più. Ora speriamo e preghiamo. In queste ore l’unico conforto è che è sedato e non si dispera più perché noi non siamo con lui”.