In provincia di Oristano, nonostante l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e il lockdown dello scorso mese di marzo, nel periodo tra gennaio e settembre 2020, subiscono una lieve contrazione le denunce per i reati di atti persecutori (19 nel 2019 a fronte dei 17 del 2020) e maltrattamenti contro familiari e conviventi (36 nel 2019 a fronte degli 29 del 2020) mentre sono aumentate sensibilmente le denunce per i reati di violenza sessuale, passate da 3 nel 2019 a 6 nel 2020. Nello stesso periodo di riferimento non sono stati commessi in provincia omicidi riconducibili ai reati di violenza di genere (omicidio di familiari con vittime donne o partner).

Nello stesso periodo di riferimento sono state eseguite dalla Questura di Oristano, tra arresti e misure cautelari 9 provvedimenti per i reati di maltrattamenti in famiglia (9 nel 2019), 2 provvedimenti per i reati di atti persecutori (1 nel 2019) e 2 per reati di violenza sessuale (erano stati 0 nel 2019). Nel 2020 tra i provvedimenti del Questore vi sono anche 17 ammonimenti ai sensi dell’art. 3 D. Legge n. 93 del 14 agosto 2013 per i reati di maltrattamenti in famiglia (28 nel 2019) e 1 ai sensi dell’art. 8 D. Legge n. 11 del 23 febbraio 2009 per i reati di Stalking (3 nel 2019).

Nel territorio di competenza della Questura di Sassari, ovvero l’intera provincia nel periodo che intercorre tra Gennaio e Settembre 2020 si registra un incremento di reati rispetto allo stesso periodo del 2019. Sono 10 in più i reati per atti persecutori, 122, rispetto ai 112 del 2019. Salgono i maltrattamenti contro familiari e conviventi, 168, contro i 121 del periodo Gennaio-Settembre 2019. I reati per violenza sessuale nel corso del periodo Gennaio-Settembre 2020 sono stati 27, 2 in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Quest’anno si registra anche un femminicidio, quello compiuto a Sorso da Baingio Douglas Fadda contro l’ex cmpagna Zdenka Krejikova 41enne ceca. L’uomo, dopo aver violato la misura restrittiva, un divieto di avvicinamento, che gli impediva di andare a Sorso, il paese in cui viveva la donna, nei confronti della quale aveva già usato violenza, la accoltellò al petto e tentò una improbabile fuga. Dopo averla caricata in auto, insieme alle due figlie, l’abbandonò vicino alla guardia medica, dove fu soccorsa, ma purtroppo non riuscì a sopravvivere alle gravissime ferite riportate.