Miniere poco conosciute - La Sardegna che non ti aspetti

Qualche settimana fa abbiamo parlato di percorsi insoliti che avevano come focus principale le miniere e l’archeologia industriale.

In quella stessa occasione abbiamo sottolineato come in Sardegna il numero di siti minerari sia elevato, ben sopra i 400.
È quindi praticamente impossibile conoscerli tutti. Perciò andiamo insieme alla scoperta di tre miniere, perlopiù dimenticate, che capita raramente di sentire nominare come meta di gite fuoriporta

Miniera di Brecca

Credits: comune.sanvito.ca.it

È da poco più di un anno che la miniera di Brecca è visitabile, grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale di San Vito e di alcuni volontari. 

Nell’area, inserita nel circuito regionale dei siti minerari recuperati, è possibile percorrere i sentieri battuti ogni giorno dai minatori, visitare il villaggio che un tempo li ospitava e che sorge sul versante destro del Rio Brecca, la fonderia della miniera ed esplorare la galleria di San Samuele, messa in sicurezza nel 2019.

Miniera di Baccu Locci

Credits: monumentiaperti.com

Il sito minerario di Baccu Locci, a Villaputzu, si trova sulle sponde dell’omonimo torrente ed è considerato uno degli esempi più significativi di architettura classica mineraria nell’isola. 

Circondata dalla macchia mediterranea e da profonde valli, la miniera, rimasta in attività fino al 1965, si compone di vari edifici e particolari impianti industriali.

Decisamente interessanti l’ex laveria e il bacino artificiale creato per l’invaso delle acque. È però un vero peccato che il complesso, in generale, sia da tempo in avanzato stato di abbandono e venga ricordato solo nell’ambito di manifestazioni specifiche come quella di Monumenti Aperti. 

Miniera di S’Acqua Bona

Credits: giuanny

Tra le miniere di Fluminimaggiore, la più conosciuta è quella di Su Zurfuru. Ma nello stesso territorio è situata anche la Miniera di S’Acqua Bona

Quest’ultima è un vero e proprio villaggio composto da galleria principale, dormitori per dirigenti e operai, laveria e torretta dell’argano che portava alla laveria il materiale estratto dai pozzi superiori.  

Particolare da menzionare il fatto che i dormitori siano caratterizzati da un’architettura e uno stile così differenti che lasciano trasparire la volontà di sottolineare le differenze di rango tra il personale dirigenziale e gli operai. In più sono collocati su livelli diversi: gli alloggi per i lavoratori sono infatti in basso, a rimarcare le gerarchie interne.