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“La giunta Solinas fermi il piano casa. Faccia un atto di responsabilità nell’interesse dei sardi”. E’ l’appello che il deputato M5S di Sassari e presidente della commissione Giustizia della Camera, Mario Perantoni, rivolge “al presidente della Regione Sardegna e a tutte le forze politiche di maggioranza che si sono impegnate in questa avventura pericolosissima del piano casa. Dopo l’ennesima, tragica onda di fango che ha travolto la nostra isola, e in piena emergenza sanitaria ed economico-sociale, sarebbe un atto scellerato quello di proseguire nel progetto di aumentare il cemento. Mentre a Bitti e nel Nuorese si fa la conta dei danni, si spala ancora il fango e si piangono i morti dell’ultima calamità (in)naturale, Solinas non può pensare di derogare ai vincoli di salvaguardia del territorio e del paesaggio”.

“No” scrive Perantoni. “Cemento e mattoni non sono la risposta all’ennesima tragica onda di fango che ha travolto la nostra isola. E certamente non sono nemmeno la cura più efficace contro la pandemia”.

“Deroghe mattonare ai vincoli di salvaguardia costiera almeno fino al 2023, questa volta mascherate da interventi emergenziali” denuncia il deputato pentastellato. “Perché di questi tempi l’urgenza, per alcuni, sembra proprio questa: il piano casa. Come rispondere a fiumi di acqua e fango con cemento e mattoni”.

“Più alberi, meno blocchetti” insiste Mario Perantoni. “Un uso consapevole del suolo, questa dovrebbe essere la cura. Perché l’acqua, si sa, non si può fermare, dopo anni, dopo mesi, torna ai suoi paesi. Confidiamo” conclude “che finalmente la giunta sardo-leghista mandi finalmente un segnale d’amore e di rispetto per la nostra terra e ritiri immediatamente la proposta”.

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