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Lo scorso anno era stato condannato a 22 anni e 6 mesi di carcere dalla Corte d’Assise di Cagliari. Oggi, i giudici d’appello hanno parzialmente riformato la sentenza nei confronti di Ignazio Frailis, 49 anni di Capoterra, accusato di aver ucciso con 11 coltellate la vicina di casa Maria Bonaria Contu.

Motivo scatenante, le angherie verbali e le parolacce che il pappagallo dell’anziana rivolgeva quotidianamente all’imputato. La Corte di secondo grado, presieduta da Massimo Costantino Poddighe, ha ritenuto che non sussistano le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, in virtù della parziale infermità mentale già stabilita nel processo di primo grado, e ha condannato Frailis a 18 anni di reclusione. Quattro anni e mezzo in meno che hanno fatto scattare la protesta dei familiari della donna, aggredita e uccisa il 2 maggio del 2017 mentre passeggiava nel parco della comunità montana assieme a due amiche.

Parti civili con gli avvocati Carlo Pilia e Roberto Delogu, i parenti della pensionata hanno contestato la sentenza. Soddisfatti, invece, i difensori Gigi Porcella e Fabio Pili, che durante le arringhe avevano dato battaglia proprio per far cadere le aggravanti. A dire dei difensori, il delitto sarebbe stato legato ad una totale infermità del loro assistito.