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Un medico che ha studiato greco è un po’ più medico, dirà ‘epatite’ con più coscienza. È un po’ la frase simbolo – pronunciata dalla scrittore nuorese Marcello Fois – della prima delle tavole rotonde organizzate on line dalla Facoltà di Studi umanistici per celebrare i 400 anni dell’Università di Cagliari. “Bisogna ricominciare a stabilire che un valore dell’educazione umanistica è conoscere bene le parole che si usano – ha continuato Fois – il loro peso, la loro combinazione: quando uno ragiona solo in termini di attualità, dà valore aggiunto solo alla novità. Non è detto che la novità sia sempre un valore, qualche volta è ‘nuovismo’, perché se il passato ci sta dietro, è superato e non ci interessa”.

Valore spirituale, ma anche economico degli studi umanistici. “I dati sono eclatanti – ha detto Maria Grazia Fanchi, docente all’Università Cattolica, rispondendo alla domanda di Antioco Floris, docente di Cinema all’Università di Cagliari – Due anni fa il report di Unioncamere ‘Io sono cultura’ misurava in 95 miliardi di euro l’indotto delle imprese di cultura e comunicazione in Italia, per poco meno di 300mila imprese”. Il regista Salvatore Mereu ha elogiato la scelta dell’ateneo di Cagliari di inserire in questo settore anche cinema e spettacolo “perchè sapere cos’è il cinema dà agli studenti la misura della sfida che stanno per affrontare”. Ma la tecnologia non sforna opere d’arte da sola, questo un altro tema di riflessione.

“Se oggi si vuole fare un film – ha detto l’autore di “Assandira” e “Ballo a tre passi” – con degli amici e un tablet si riesce a confezionare un prodotto che può anche trovare un pubblico sulla rete. Prima tutto questo era impossibile: la professione era nepotistica, si faceva solo a Roma, ed era davvero difficile farla. Oggi invece con gli studi umanistici i ragazzi sono chiamati da subito a misurarsi con le proprie capacità e le proprie potenzialità”. Aprendo i lavori, Maria Del Zompo, Rettrice dell’Università di Cagliari, aveva sottolineato che “sono 400 anni di una storia appassionata e appassionante. La facoltà di Studi umanistici è stata una delle prime a dar vita all’ateneo cagliaritano: oggi noi sottolineiamo l’importanza, la bellezza e il fascino di una cultura umanistica essenziale per la crescita di tutti noi. La storia – diceva Cicerone – è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell’antichità”.