Le delegazioni sarde di Donne Ambiente Sardegna e Sardegna Pulita, accompagnati da Don Angelo Pittau, con Wilpf Italia – Women’s International League for Peace and Freedom, hanno dato il via a un progetto che presenteranno lunedì 7 a Roma davanti al Ministero dello sviluppo economico: “Formaggio al posto delle bombe”. L’idea è quella di realizzare a Domusnovas, nel Sulcis, un Centro Caseario regionale al posto della fabbrica di ordigni bellici della Rwm, l’azienda italiana controllata dalla Rheinmetall tedesca.

Il progetto prevede, attraverso intervento economico con il Recovery Plan, la riconversione in una industria agroalimentare e in particolare in un caseificio. Lì i lavoratori, oggi dipendenti della Rwm, verrebbero impiegati – spiegano i promotori – nella produzione di una vasta gamma di formaggi. Con il vantaggio – questo l’obiettivo – “di svincolare il misero prezzo del latte ovino dalla filiera del solo pecorino romano”. Una battaglia condotta da anni contro la fabbrica di bombe. Ma che ora trova, almeno sulla carta, una proposta di riconversione alternativa.

“La Sardegna – si legge in una nota degli antimilitaristi – non merita e non vuole più addosso, quella macchia di sangue innocente. Si tratta quindi di restituire dignità ai lavoratori della Rwm e di contribuire alla formazione di un prezzo del latte rispettoso della fatica dei pastori sardi. Il progetto prima di essere una proposta tecnica vuole essere una proposta politica perché per la sua concretizzazione è determinante un cambio di rotta della politica estera”. Il progetto sarà in seguito presentato anche alla Farnesina.