“Associazioni, professionisti, sindacati e tantissime cittadine e cittadini si stanno unendo a gran voce per dire NO al Disegno di Legge del così detto ‘Piano Casa’. Risuona ovunque un NO sdegnato di fronte a un testo sbagliato, anacronistico, dannoso per la conservazione della Sardegna e cieco di fronte a una qualsiasi idea di sviluppo”. Lo riporta la consigliera regionale in quota Progressisti, Maria Laura Orrù, con un post su Facebook, tramite il quale risponde a quanto scritto sui social dall’assessore regionale all’Urbanistica, Quirico Sanna. Il tema della controversia è il disegno legge del Piano casa che dovrebbe essere approvato entro il 31 dicembre 2020.

“A questi” continua Orrù “‘minoranze professionali autoreferenziali abituate a caviale e a champagne con la fascetta rossa e la casa in riva al mare‘ e a noi l’Assessore risponde, con un sarcasmo che non arriva a segno, senza entrare nel merito. Ma, liquidare con toni di dubbio gusto e fintamente rilassati non lo aiuterà”.

“Sappiamo tutti che la legge, incostituzionale, verrà bocciata e forse è il caso che sia lui a spiegare i danni che ne derivano” prosegue la consigliera sul suo post. “Vogliamo quindi aiutarlo e ricordargli che prendere in giro i cittadini per poi arroccarsi dietro la solita frase ‘è colpa del Governo‘ non è corretto. Servirebbe a monte una relazione tecnico normativa che attesti la costituzionalità di quel DL 108 che, insieme alla sua Maggioranza, stanno portando avanti dopo averlo cambiato completamente, articolo per articolo, attraverso ‘emendamenti sostitutivi totali'”.

E domanda: “quale impedimento ha l’Assessore e il suo staff per non far predisporre il documento (tecnico normativo di costituzionalità del testo) da noi anche formalmente richiesto in Commissione?”.

“Trovo di cattivo gusto, divisivo, poco corretto e istituzionalmente sbagliato il messaggio affidato ai social dall’Assessore Sanna” lamenta Maria Laura Orrù. “Offendere, o cercare di farlo, con un’ironia di bassa lega i rappresentanti delle Reti Professionali (nella sua visione, i nemici che dicono NO) non gli fa onore, né gli fa onore nascondersi dietro le ‘centinaia di telefonate’ di amici che dicono sì. Il suo ruolo istituzionale gli impone di fermarsi” conclude, “ragionare, farsi aiutare dai tecnici, cercare di scrivere un testo corretto ma, soprattutto, chiedere scusa”.

Il post dell’assessore Quirico Sanna:

E quello della consigliera dei Progressisti, Orrù