“Rilanciamo la filiera della canapa industriale in Sardegna”. Lo chiede la proposta di legge presentata dal consigliere regionale in quota Movimento 5 stelle, Alessandro Solinas. “Vi si possono ricavare ottime fibre naturali per cordami e tessuti robusti, adatti a tende, tele, vestiti, ma anche fibre utilizzabili nella bioedilizia -osserva Solinas – per la costruzione di pannelli isolanti e fonoassorbenti, imbottiture per auto, intonaci e cappotti isolanti per edifici. Sono infiniti e altamente nobili gli usi che si possono fare della canapa, apprezzata per i suoi semi proteici, e addirittura considerata la miglior fonte vegetale di biomassa per produrre energia, in grado di sostituire il petrolio e tutti i suoi derivati ad un costo concorrenziale, ma con un impatto ambientale enormemente inferiore”. L’obiettivo della proposta è quello di promuovere la coltivazione della canapa nel territorio regionale, e puntare alla realizzazione di una filiera della canapa industriale. Ogni intervento previsto da questa legge è destinato esclusivamente alla canapa per uso industriale (Cannabis sativa L. var. sativa) ed è naturalmente esclusa ogni attività finalizzata alla produzione e alla estrazione di sostanza stupefacente.

“Purtroppo la coltivazione della canapa, sia sul territorio regionale che nazionale, si è interrotta per tanto tempo rendendo così più difficile il suo rilancio – spiega Solinas – le modalità di coltivazione necessitano quindi di essere messe a punto, così come i processi di lavorazione della materia prima devono essere riprogettati e adattati alle nuove tecnologie. Esistono già centinaia di ditte in tutto il mondo che usano materie prime provenienti dai paesi che non hanno mai interrotto la coltivazione della canapa, e diversi settori produttivi si stanno spostando verso una produzione basata su materie prime naturali e riciclabili. Ma soprattutto il settore impegna tantissimi giovani, i quali riescono nell’arduo intento di restare in Sardegna avviando attività imprenditoriali di successo”.

“Nel perseguimento degli obiettivi di questa legge – conclude – la Regione, oltre a concedere contributi ai soggetti attuatori, potrà promuovere attività di ricerca, di riproduzione e di conservazione del seme di canapa al fine di individuare una cultivar che si adatti nel migliore dei modi al territorio sardo”.