La Squadra di polizia giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Oristano ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di una persona, già destinataria dal mese di maggio di quest’anno della misura cautelare dell’interdizione dall’esercizio dell’attività di autodemolitore e di tutte quelle ad essa connesse. L’uomo è stato destinatario di quest’ultimo provvedimento per traffico illecito di rifiuti accertato dai poliziotti della Stradale di Oristano sotto la direzione del pm della DDA di Cagliari Guido Pani. L’indagine consentì di scoprire un’attività totalmente abusiva di autodemolizione con conseguente produzione di una corposa quantità di rifiuti di diverse tipologie, tra i quali speciali e pericolosi come oli esausti, batterie, acidi, gas airbag.

I veicoli demoliti venivano radiati dal Pra con modalità altrettanto illegali e penalmente rilevanti. Quest’ultima attività è avvenuta mediante il confezionamento di un falso certificato di rottamazione su cui veniva apposto un timbro univocamente riferibile (in ragione di un codice in esso stampigliato) ad un altro soggetto autorizzato ma non residente in provincia di Oristano. L’attività delittuosa ha interessato una quantità notevole di veicoli, circa 1600, materialmente “trattati” nell’ambito di due distinte aree ubicate nei comuni di Marrubiu e Uras (Or) a tutt’oggi sotto sequestro.

È con quest’auspicio invero che tali aree vennero a suo tempo sottratte alla disponibilità dell’indagato. L’uomo non obbedì a alla prescrizione di sequestro ed ha proseguito nella sua attività abusiva. Purtroppo però la misura dell’interdizione non è bastata a interrompere l’attività illegale. Gli accertamenti compiuti dalla Stradale Oristanese infatti, hanno evidenziato che l’indagato ha continuato, in epoca successiva alla notifica del provvedimento, nella gestione illecita dei rifiuti.

Per queste ragioni il Gip di Cagliari ha disposto l’aggravamento del provvedimento, ordinando nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari. L’attività illecita è di rilevante gravità con riferimento alla illegale gestione dei rifiuti (in particolare di tipo speciale e pericoloso), considerato che tali attività sono rigorosamente disciplinate onde scongiurare eventuali danni dal punto di vista ambientale e della salute pubblica.