Partendo da Piazza del Duomo a Milano passando per Vicenza e fino al Sud Italia: si è tenuta oggi la dolorosa e silenziosa protesta dei Fieristi Italiani (Afi) e gli organizzatori di eventi italiani (Unoe). Casette in legno (utilizzate in occasione dei mercatini Natalizi), stand e gazebo vuoti e spogli con solo lo striscione riportante la scritta “nonsonoessenziale“, un pò come si sentono oggi i fieristi e gli organizzatori  di eventi a cui in questo infausto anno è stata levata anche la possibilità dei mercatini Natalizi. Un divieto che porterà alla chiusura certa di migliaia di partite Iva. Sono circa 712.000 le partita Iva ferme, di cui la maggior parte non coperta dai Ristori.

La manifestazione dalle varie Piazze è stata trasmessa in diretta Facebook ottenendo migliaia di visualizzazioni e seguita dai TG regionali, nazionali e le testate giornalistiche. Ivan Scarpa, Presidente Regionale fieristi italiani, si dice molto preoccupato per la situazione attuale della categoria e spera che questa iniziativa  non si debba ripetere, trovando presto una soluzione che permetta a chi opera nel settore, venga presto data possibilità di ripartenza con tutte le necessarie misure di prevenzione sanitaria. “Abbiamo visto in questo periodo file e  assembramenti ovunque e questo ci ha fatto doppiamente male” dichiara Scarpa. “Confidiamo in un 2021 differente soprattutto nell’atteggiamento del Governo, il quale non faccia una colpa a chi un negozio non lo ha, a chi opera nelle vie o nelle Piazze e che comunque è una partita Iva Italiana”.
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