Università di Cagliari in prima linea contro il Covid. Studiosi di tre Dipartimenti impegnati in un progetto di ricerca promosso da Sardegna ricerche.

L’obiettivo è prevenire l’invenzione attraverso l’utilizzo di uno speciale materiale ancora top secret e ancora in fase di brevettazione internazionale.

Qualche indizio, però, c’è: si tratta di un battericida da usare per rivestire mascherine, guanti e tutto quello che può essere oggetto di trasmissione, dalle maniglie delle porte agli schermi tattili del telefonino. I team di virologi guidati da Francesca Esposito (responsabile scientifico del progetto) e da Enzo Tramontano (docenti del DiSVA) e da Aldo Manzin e Fabrizio Angius (docenti del DiSB), collaboreranno con il gruppo di chimici coordinati da Guido Ennas e Alessandra Scano (docenti del DSCG), per raggiungere, nei prossimi 10 mesi, un risultato che potrebbe contribuire alla prevenzione della diffusione. “Si tratta di un materiale che ha dimostrato di possedere attività battericida pari al 100% su batteri GRAM positivi e negativi, a differenza dei prodotti finora sviluppati, che portano unicamente ad una riduzione della carica microbica, a fronte di assenza di tossicità per le cellule eucariotiche”, spiega nel dettaglio Esposito.

I ricercatori hanno anche osservato che la capacità dei componenti di questo speciale rivestimento di indurre la rottura della membrana dei microrganismi pone le basi per l’ampliamento della ricerca attraverso lo studio dell’attività antivirale nei confronti di virus con envelope (rivestimento) quali i Coronavirus (CoVs) ad alto rischio biologico.