Il Cagliari continua a non vincere. E l’Udinese continua a non perdere. E tra rossoblu e bianconeri finisce uno a uno. Con Lasagna, primo gol stagionale, che risponde alla seconda marcatura in campionato di Lykogiannis, sempre su punizione. Per l’Udinese è il sesto risultato utile consecutivo. Mentre il Cagliari non conosce la soddisfazione dei tre punti da quasi un mese e mezzo. Sotto l’albero, per tutti e due, una classifica senza infamia e senza lode lontano dal pericolo e dalla gloria. Sul piano del gioco forse meglio l’Udinese che, dopo il gol del pari, stava per mettersi in corsia di sorpasso. Bravo Di Francesco a limitare i danni cambiando assetto e conquistando campo ed equilibrio. Gotti ancora senza Okaka e con Lasagna in panchina: rispetto allo 0 a 0 col Crotone davanti c’è Deulofeu e non Nestorovski.

Sulla destra Stryger Larsen. Cagliari quasi in formazione tipo: Carboni al posto di Walukiewicz infortunato e Pavoletti ancora davanti. Avvio di gara dell’Udinese che ha subito un’occasione d’oro con Pussetto. Poi qualche situazione favorevole. E invece segna il Cagliari. Percussione di Rog, fallo di Becao è punizione. Lykogiannis fa capire subito di voler battere lui. E ha ragione perché infatti segna: sinistro a girare imprendibile per Musso. Poi Udinese che deve fare la partita. Ma che più che altro si rende pericoloso quando con il pressing alto prova a strappare la palla al Cagliari in uscita. Fine primo tempo con qualche attimo di tensione nella zona della panchina bianconera. Nella ripresa l’Udinese comincia forte con mischie in area e almeno tre occasioni, quella di Delofeu la più pericolosa. Per segnare l’Udinese deve aspettare l’ingresso di Lasagna: uno due con Pussetto al 12′ e Cragno trafitto in uscita. Un gol che ridà coraggio all’attaccante azzurro e a tutta l’Udinese. La squadra di Gotti gioca bene, può prendere il sopravvento. E Di Francesco ridisegna il Cagliari con Joao Pedro centravanti classico e non più trequartista, fuori Pavoletti. La partita, non bella, si infila verso la conferma di un giusto pareggio. Con un’occasione nel finale con Simeone che non trova la palla a pochi passi da Musso.