Foto di repertorio

Il Covid non è mai stato solo un’emergenza sanitaria ma anche sociale ed economica, che sa colpire le famiglie pure nei conti in banca. Circa 50mila persone nelle provincia di Cagliari hanno quindi chiesto aiuto alla Caritas diocesana, il numero più drammatico della crisi, accentuata dalla diffusione del coronavirus, illustrati nel dossier “Luci di carità in tempi di pandemia”.

Presenti tra gli altri anche l’arcivescovo di Cagliari Giuseppe Baturi e il responsabile territoriale della Caritas don Marco Lai. Il dossier spiega che sono mutati i volti della povertà. Hanno presentato domanda per le provviste alimentari nuove figure professionali, come piccoli commercianti, artigiani, operai e impiegati che hanno perso il lavoro, cassintegrati che hanno dovuto aspettare mesi prima di ricevere i sussidi, ambulanti, lavoratori in nero. Figure professionali che fino a non molto tempo fa riuscivano comunque a sbarcare il lunario senza dover ricorrere alla solidarietà della comunità. In sessantaquattro giorni, dal momento dell’apertura da aprile a giugno 2020, nel Centro temporaneo di distribuzione alla Fiera internazionale della Sardegna sono stati consegnati pacchi spesa a 6.186 persone per una media di circa 97 spese giornaliere regolarmente consegnate ai nuclei familiari che hanno fatto richiesta. A questi bisogna sommare gli oltre 150mila pasti distribuiti nelle mense Caritas.

Sono inoltre circa 5mila le persone che hanno beneficiato dei pacchi alimentari e non solo, distribuiti dal Centro diocesano di assistenza. Gli stranieri che hanno fatto richiesta della spesa durante l’emergenza Covid-19 si sono attestati a 1.112, per il 17,98% rispetto al totale. Hanno usufruito della consegna viveri etnie minoritarie, come la comunità Rom, e sono stati serviti numerosi nuclei familiari appartenenti alla comunità filippina, realtà ben radicata nel territorio cagliaritano. Dal 6 aprile al 30 giugno sono stati globalmente aiutati 3.127 nuclei familiari, per un totale di 22.265 persone raggiunte comprendendo tutti i ritiri effettuati; 6.186 le spese consegnate, di cui il 76,75% (4.748) a domicilio nel territorio della Diocesi e della provincia di Cagliari. A questa iniziativa straordinaria si somma l’attività ordinaria svolta dalla Caritas diocesana nei Centri d’ascolto e nei diversi servizi che non hanno mai chiuso ma, anzi, hanno dovuto lavorare ancora di più.