Un’interrogazione alla Camera per sollecitare il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede a prendere urgenti provvedimenti rispetto a quanto sta accadendo nell’ufficio del giudice di pace di Macomer è stata depositata dal deputato di Forza Italia Pietro Pittalis.

“L’ufficio – spiega nel documento l’esponente azzurro – è stato coraggiosamente tenuto aperto dai Comuni aderenti all’Unione Marghine: questi hanno messo a disposizione le proprie risorse finanziarie e il proprio personale per garantire, integralmente a loro spese, un presidio sul territorio, che lo Stato, con la riforma della geografia giudiziaria del 2012, aveva inteso sopprimere, disimpegnandosi economicamente. Questo sforzo lodevole è animato dall’intento di assicurare l’effettivo accesso alla giustizia dei cittadini della zona – prospettiva che altrimenti sembra un miraggio, più che un diritto costituzionale – ma anche dalla volontà di contrastare, con azioni concrete, la desertificazione dei servizi e il conseguente spopolamento che affliggono le aree interne.

La recente apertura nel territorio di Macomer del Centro di Permanenza per il Rimpatrio ha però riversato sull’ufficio un carico di lavoro insostenibile, che ne sta determinando il collasso. Voglio essere sicuro che nessuno si approfitti della buona volontà degli amministratori e dei cittadini sardi, scaricando sulle loro spalle, senza alcun contributo, funzioni e incombenze di cui dovrebbe farsi carico lo Stato”, ha concluso Pittalis, auspicando un intervento “deciso del Governo per far funzionare un presidio indispensabile”.