Gli agenti della Questura di Cagliari hanno denunciato un cagliaritano responsabile di favoreggiamento alla permanenza nel territorio dello Stato di una extracomunitaria irregolare e falsità ideologica commessa dal privato su atto pubblico, per aver contratto un matrimonio con la straniera, dietro pagamento di un corrispettivo in denaro, al fine di far ottenere alla stessa il permesso di soggiorno.

Gli accertamenti dei poliziotti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Cagliari sono iniziati quando una colombiana si è presentata all’Ufficio Immigrazione per richiedere il permesso di soggiorno per motivi familiari, essendo sposata con un italiano e, nella circostanza, presentando l’atto di matrimonio celebrato al Comune di Cagliari. Sono emersi però dei dubbi sull’effettività del matrimonio e sul fatto che lo stesso fosse stato celebrato al fine esclusivo di ottenere il soggiorno. Quindi gli agenti hanno deciso di approfondire la faccenda, effettuando alcuni accertamenti sull’effettiva convivenza dei due. Accertamenti che davano sempre esito negativo, vista l’assenza del marito dalla casa coniugale, nonché l’assenza assoluta di qualsivoglia effetto personale maschile all’interno dell’abitazione.

Quando la donna si è presentata di nuovo presso l’Ufficio Immigrazione per definire la pratica del rilascio del permesso di soggiorno, di fronte alla contestazione del possibile diniego del rilascio del titolo, ha fornito spiegazioni contraddittorie circa la ripetuta assenza del marito dall’abitazione coniugale, ammettendo, infine, la “falsità” del matrimonio, contratto al solo fine di ottenere il permesso di soggiorno. I poliziotti hanno quindi delineato l’esatta dinamica, accertando, tra l’altro, che l’uomo aveva percepito come corrispettivo per la celebrazione del matrimonio la somma di euro 4.500,00 con due bonifici eseguiti da una carta di credito della donna. Il finto sposo è stato, così, denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di favoreggiamento della permanenza irregolare e falsità ideologica in atto pubblico e l’istanza di rilascio del titolo di soggiorno è stata rigettata.