La Roma batte 3-2 il Cagliari e si regala per Natale un terzo posto in solitario. Risultato e classifica non saranno però forse sufficienti a far passare le preoccupazioni di Fonseca, che anche stasera ha visto squarci sconcertanti di magica sparizione dal campo. E’ successo tra il minuto 12′ e il 15′ del secondo tempo, quando il Cagliari ha prima pareggiato il gol iniziale di Veretout, poi messo paura a una Roma tramortita dai suoi stessi tremori. Difetto questo anche peggiore dalla sufficienza sottoporta con la quale sull’1-0 non aveva chiuso la partita.

Di diverso, rispetto alla serataccia con l’Atalanta, c’e’ stata stasera una reazione di carattere e soprattutto i cambi del tecnico portoghese: li’ la barra giallorossa e’ tornata dritta, e Dzeko prima Mancini poi hanno fissato il punteggio, anche se il rigore al 91′ di Joao Pedro ha regalato il brivido finale Nell’ultima dell’anno, Fonseca ritrova Cristante dalla squalifica e lo piazza al centro della difesa; Villar fa riposare a centrocampo Pellegrini, Bruno Peres a sinistra prende il posto di Spinazzola alle prese con un affaticamento muscolare.

Di Francesco e’ senza Farago’, recupera Ounas ma lo tiene in panchina e davanti preferisce Simeone a Pavoletti al fianco di Joao Pedro. La situazione del Cagliari si complica dopo 10′, quando Rog si ferma per un fastidio muscolare e deve uscire. Un minuto dopo arriva il vantaggio Roma, ripartenza, cross di Karsdorp e Veretout gira un tiro sporco che fa perdere il tempo di reazione a Cragno. Il Cagliari accusa il colpo, ci pensa il suo portiere a salvarlo dalla capitolazione: prima sul gran tiro da fuori da Pedro al minuto 22′, poi sul colpo di testa di Cristante che gira una punizione di testa a centro area, ma il portiere vola a mettere in angolo.

Sul corner seguente ancora una respinta sulla schiacciata di Kumbulla Ma il Cagliari prende la fiducia da un paio di ripartenze che trovano scoperta la Roma; al 35′ la fuga a sinistra di Lykiogannis svanisce perche’ Simeone lanciato al centro arriva un attimo tardi sul traversone teso. Nel finale Pedro sfrutta male una palla persa dal Cagliari e si fa murare in area da Godin, Marin al 47′ spara alta su contropiede. La ripartenza Roma e’ aggressiva, i pericoli arrivano subito dalla palle runbate: prima Mikhtaryan tira largo, poi Pedro lanciato a rete (7′) esagera nella ricerca della bellezza, troppo facile per Cragno bloccare il suo morbido pallonetto.

Ma nel giro di un solo minuto, il 12′, Simeone lancia due segnali alla squadra di Fonseca: prima sfiora il palo in girata rasoterra poi spara alta su assist di Mancini. Il gol e’ nell’aria e lo segna al 14′ Joao Pedro, un destro incrociato da fuori area che ristabilisce la parità. A questo punto e’ la Roma ad andare in black out, Simeone di testa scheggia la traversa. Fonseca cerca la scossa dai cambi, dentro Ibanez per Kumbulla ammonito e soprattutto Pellegrini per l’inconsistente Pedro.

Villar al 26′ inventa un lancio su Karsdorp, il suo pallone al centro trova puntuale Dzeko per il tap in del 2-1. Una manciato di minuti e arriva anche il terzo gol, di Mancini di testa su sponda del subentrato Smalling, Di Francesco manda dentro – tardi – Pavoletti, ma il tempo e’ poco. Mayoral, entrato per Dzeko, fallisce il quarto gol clamorosamente, Joao Pedro allo scadere prova a riaprirla dal dischetto. Ma finisce 3-2.