foto di repertorio

“Rigettiamo in toto la soluzione prospettata dalla politica di una leggina di salvataggio dell’ultimo minuto che assumerebbe i lavoratori a tempo determinato”. Lo scrive la Confederazione Italiana Dirigenti Quadri e Impiegati dell’agricoltura (Confederdia) circa la possibile soluzione da parte della Giunta regionale della Sardegna di assumere gli ex 252 lavorati con un contratto “di 24 mesi rinnovabile una sola volta per altri 12”.

“Viene meno la motivazione di base che aveva portato la politica regionale e nazionale a promulgare una legge per il superamento del precariato al quale sono sottoposti i tecnici Ara ormai da più di trent’anni” si legge nella nota del sindacato. “Una non soluzione pasticciata, nella quale la Giunta regionale si sostituisce alla Corte Costituzionale che ancora non si è espressa e che magari a distanza di anni riconoscerà invece la validità dell’impianto legislativo”.

“Fa specie – prosegue Confederdia Sardegna – vedere la Giunta ‘del fare’ arrancare e retrocedere rispetto alle posizioni date per certe, dimenticando il compito principale, la difesa ad oltranza dei lavoratori. Questo provvedimento amplierà la distanza fra il mondo delle campagne e servizi di assistenza tecnica regionali poichè di fatto si stanno creando le condizioni per tenere lontano dalla regione chi in pratica ha fatto da tramite con i produttori primari da 38 anni, limitando l’esistenza dei tecnici al solo completamento di una misura ormai al termine”.

Per queste ragioni, si legge nel comunicato “faremo di tutto, utilizzando tutti gli strumenti legali, perchè vengano riconosciute le nostre ragioni e metteremo in discussione una politica inconsistente e senza potere decisionale e i sindacati che non svolgono il loro ruolo che, ricordiamo, dovrebbe essere solo ed esclusivamente quello della salvaguardia del posto di lavoro e della ricerca della stabilità di tutti i lavoratori”.

Da qui, la richiesta. “Chiediamo pertanto, poiché il Tar non ha bloccato le procedure concorsuali, per il benessere dei lavoratori e del comparto zootecnico, che si proceda immediatamente con l’applicazione della legge 47/2018” conclude la nota.

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