Lotta alla pedopornografia online, contrasto alle truffe informatiche e al furto di identità, monitoraggio dei social e dei siti potenzialmente pericolosi. Sono solo alcune delle attività svolte dal Compartimento della polizia postale della Sardegna nel 2020. Proprio sul fronte del contrasto alla pedopornografia nell’anno appena trascorso nell’Isola sono state condotte numerose operazioni e si è registrato un incremento delle persone denunciate. In particolare si è passato dalle 22 indagate nel 2019 alle 38 dell’anno appena trascorso: si registra un incremento di oltre 286% dei giga di files pedopornografici sequestrati mentre diminuiscono i casi trattati, passati da 31 nel 2019 ai 21 del 2020. Tra le indagini più importanti l’operazione Sickboy con otto persone denunciate che adescavano minorenni sui social network.

Importante anche il lavoro svolto sul fronte delle truffe online, attività questa particolarmente importante visto l’aumento degli acquisto e delle operazioni in rete causato dal lockdown per la pandemia: nel 2020 in Sardegna sono state denunciate 247 persone. 35 invece, le denunce per furto di identità, diffamazione, ingiurie e minacce sia online che attraverso il telefono. Per quanto riguarda il cosiddetto financial cybercrime il Compartimento della polizia postale della Sardegna ha denunciato due persone di Napoli per frode informatica e truffa attraverso il sistema dello smishing con accesso abusivo al conto corrente della vittima e altre 5 sempre residenti in Campania per frode informatica, riciclaggio e autoriciclaggio.

Nel settore delle truffe legate a falsi investimenti finanziari online, infine, la Polizia Postale di Cagliari ha indagato i componenti di un gruppo criminale che erano riusciti sottrarre a un sardo 380mila euro, denaro poi in parte recuperato.