“Studenti, genitori, insegnanti, dirigenti scolastici, tutti col fiato sospeso, in attesa di un’ordinanza del Presidente Solinas che stenta ad arrivare. A distanza di cinque mesi dall’inizio dell’anno scolastico, la Regione Sardegna ancora non è in grado di garantire il ritorno sui banchi in sicurezza agli studenti delle scuole superiori perché servirebbe ancora qualche giorno per potenziare i trasporti. E così, dopo un rincorrersi di date di rientro sempre diverse, adesso si parla addirittura del primo febbraio. Giorno in cui gli studenti, forse, potranno tornare in classe per soli due giorni a settimana, mentre nei restanti proseguiranno con la didattica a distanza”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle Michele Ciusa, Desirè Manca, Roberto Li Gioi e Alessandro Solinas.

“La Sardegna arriva ancora una volta impreparata, in estremo ritardo, nonostante i fondi per il potenziamento delle corse siano stati stanziati ben prima della riapertura delle scuole. Con la legge 126 del 2020, il cosiddetto Decreto Agosto, il Governo Conte – proseguono gli esponenti del M5s – ha infatti erogato circa 5 milioni di euro in favore della nostra Regione per sostenere il settore del trasporto pubblico locale e regionale”.

“Ci chiediamo quanto tempo ancora sia necessario a questo governo regionale per garantire il diritto di poter frequentare le lezioni in presenza ai nostri ragazzi. A febbraio mancheranno soltanto cinque mesi al termine dell’anno scolastico – aggiungono i consiglieri regionali dell’opposizione – e nella nostra regione i problemi all’ordine del giorno sono esattamente gli stessi di settembre. Ma se si è lavorato alacremente come sostiene il Governatore, quali sono i risultati di questo lavoro? Ancora oggi si parla di posticipare l’ingresso per la pericolosità degli assembramenti durante la fase di trasporto. Un film già visto che si ripete di mese in mese”.