Tra i reati contestati ci sono peculato, corruzione, bancarotta e falso, e coinvolti nell’inchiesta che riguarda la “Zernike Meta Venture Capital” ci sono manager e politici di spicco.

La matassa comincerà a sbrogliarsi il 18 marzo al tribunale di Cagliari, quando dovranno presentarsi tra gli altri anche il parlamentare Ugo Cappellacci e l’assessora regionale al Lavoro Alessandra Zedda.

Cosa è successo

La Zernike, società di investimento, gestiva il fondo pubblico “Ingenium Sardegna”, con disponibilità di investire 17 milioni di euro in innovazione per le imprese. Il bando era stato vinto durante l’amministrazione di centrodestra. Secondo quanto ricostruito dai baschi verdi della Guardia di Finanza, 750mila euro erano stati liquidati all’azienda “Fabbricazioni metalliche” (ritenuta priva dei requisiti dal banco Por) e, cosa importante, un presunto passaggio di 80mila euro a vantaggio di Cappellacci.

Da ricordare anche che nel 2017 gli inquirenti avevano poi chiesto l’arresto dello stesso ex governatore sardo, respinto però dal gip Pintori, anche se “a suo carico c’erano gravi indizi” in riferimento a peculato e corruzione. Accusa di peculato anche per Zedda, allora assessore all’Industria.

Rischiano il processo anche, tra gli altri, il manager di Zernike Roberto Bonanni, i commercialisti Piero Sanna Randaccio e Antonio Graziano Tilocca, insieme a Flavio Mallus amministratore di FM.