“C’è chi con un’arma può muoversi liberamente e chi con un binocolo deve restare a casa”. Non si placano le critiche in merito all’ordinanza emanata dal Presidente della Regione Sardegna Solinas, sulla concessione per i cacciatori di svolgere attività venatoria anche fuori dal proprio comune. A lamentarsi della decisione è il deputato del Movimento 5 stelle, Alberto Manca.

“L’ordinanza” scrive, è stata emanata “in tutta fretta per il via libera alla caccia, ma sui vaccini estremi ritardi. Un birdwatcher che grazie alle sue osservazioni e al suo lungo lavoro monitora le specie faunistiche deve restare a casa, invece un cacciatore è ritenuto indispensabile”.

Per il deputato pentastellato questa è “l’ennesima provocazione ai cittadini sardi da parte del Presidente della Regione Solinas che, come da (suo) manuale ha emesso l’ennesima ordinanza in piena notte, con immediata efficacia, che consente ai soli cacciatori di potersi spostare in tutta la Sardegna per poter svolgere l’attività faunistica”.

Inoltre, “l’allargamento delle maglie in favore della caccia è giunto sotto forma di richiesta dalla Lega e in poche ore e con grande velocità si è materializzata un’ordinanza. La stessa velocità che i cittadini sardi vorrebbero trovare nelle procedure di somministrazione dei vaccini. Ad oggi” prosegue la nota di Manca, “giacciono conservate circa 10 mila dosi, e la Sardegna è tra le ultime regioni in Italia in questa importante fase”.

“Insomma” conclude “anche questa volta siamo davanti alla legge dei due pesi e due misure del solito Presidente che cerca solo consensi elettorali in una fase critica per la salute dei sardi a causa del possibile picco di una terza ondata di contagi”.

Il post del deputato Alberto Manca: