Erano le 18 del pomeriggio quando sulla linea 113 è arrivata una chiamata da parte di un uomo che chiedeva aiuto poiché, secondo lui, qualcuno aveva intenzione di accoltellarlo. Giunti sul posto, i poliziotti sono stati avvicinati da un uomo in evidente stato di ubriachezza che farfugliava frasi incomprensibili.

Subito dopo, dal palazzo vicino, è uscito un giovane ragazzo, seguito da una donna visibilmente scossa, che ha iniziato ad urlare contro l’uomo facendo capire agli Agenti di essere il figlio. I poliziotti dopo aver ascoltato il giovane e la donna, sono riusciti a ricostruire la vicenda.

Poche ore prima, durante il pranzo in famiglia e a seguito di una lite col proprio figlio, l’uomo, un 47enne ben noto alle Forze di Polizia, in preda ad un attacco d’ira si è scagliato contro il figlio con lo scopo di picchiarlo. A quel punto, la donna si è precipitata per cercare di separarli, ricevendo di contro un violento schiaffo che ha dato luogo a una violenta colluttazione. Con non poca difficoltà, madre e figlio sono riusciti a mettere alla porta l’uomo e a chiudersi in casa.

Sentito il racconto, gli Agenti hanno scoperto che questo non è che l’ultimo episodio di un’escalation di violenze subite negli ultimi anni dalla donna e dai figli, sempre terminate con l’intervento delle Forze dell’Ordine. La donna in tutti questi anni non ha mai voluto sporgere denuncia verso il proprio marito, tranne questa volta.

Il 47enne, in tutti questi frangenti, ha continuato a manifestare atteggiamenti violenti e minacciosi, sia nei confronti dei suoi familiari e sia nei confronti dei poliziotti lì presenti. A quel punto l’uomo è stato arrestato per il reato di maltrattamenti in famiglia e condotto al carcere di Uta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.