È stata rinviata al 5 marzo prossimo l’udienza del processo a Oristano per la bimba contesa tra la mamma che vive in Sardegna e il papà che risiede con la piccola nel Lazio.

La prima, difesa dall’avvocata Cristina Piuddu, è accusata di sottrazione di minore per aver portato la figlia in Sardegna tentando di impedire il ricongiungimento con il padre, mentre l’uomo deve rispondere di lesioni. Il processo è slittato per l’assenza del papà. Non è invece saltato, nonostante la pioggia, il sit-in organizzato davanti al Palazzo di giustizia dalla Commissione Pari opportunità del Comune di Oristano che già dal 2018 si era espressa sul caso. La manifestazione è servita per denunciare la situazione in cui vive la bambina.

“E’ lei a pagare più di tutti – spiega la presidente della commissione Pasqualina Pippia – Da oltre due anni le viene infatti negato il suo diritto naturale a vivere serenamente e senza limiti affettivi anche il legame con la propria madre, oltre che con il padre”. La donna si era barricata per diversi giorni in casa con la sua bimba, poi la piccola era stata consegnata ai carabinieri, dopo che il giudice aveva disposto che lasciasse la madre e fosse trasferita dal padre, nel Lazio, in seguito alla separazione conflittuale tra i genitori.

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